TRACKLIST
- Lo scavezzacollo 3.26
- Il pescatore di stelle 2.48
- Spinite 2.48
- La bambina dispettosa 2.50
- Martin Pescatore 3.34
- Magia d’autunno 3.42
- Usignolo 3.04
- Sapore dell’anima 3.54
- Non era 3.40
- Calimera 3.35
- Onda verde 4.05
- La lupa 3.40
MUSICISTI
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FRANCESCO GUALERZI – Clarinetto e Sax Alto.
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GLAUCO CAMINATI – Fisarmonica.
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ADELMO SASSI – Chitarra.
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VALENTINO SPAGGIARI – Trombone e Bombardino.
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MARCO BORTESI – Basso.
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RICCARDO BONTEMPELLI – Batteria.
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MIRCO GHIRARDINI – Sax Tenore.
ALLA NOSTRA MANIERA – OFFICINA DEL BATTAGLIERO (2017) – Trifonica Edizioni Musicali
Valzer e ricerca, mazurka e cultura, polka e innovazione. Eleganza e galanteria.
La sfida, dal 2014, è stata quella di prendere il folklore che aveva preso le mosse dai suoni della Val d’Enza di Maria Luigia D’Austria e Giuseppe Verdi e portarlo a noi, o meglio, riportarlo a noi. Una sfida vinta, secondo i tanti presenti che hanno applaudito lunedì 29 maggio al Teatro Metropolis di Bibbiano la presentazione del nuovo album dell’Officina Battagliero sulle note mai dimenticate di Spinite, Scavezzacollo, Non era, Calimera, La lupa, Onda verde, Il pescatore di stelle.
Francesco Gualerzi, Glauco Caminati, Adelmo Sassi, Valentino Spaggiari, Marco Bortesi, Riccardo Bontempelli e Mirco Ghirardini sono riusciti come in una magia a presentare sul palco il loro nuovo album, fatto di sonorìta, arrangiamenti, grinta e romanticismo, con un susseguirsi di cornici, aneddoti e musiche inedite, ma la cosa più importante è che, in tutto questo si sente il sapore dell’anima “Ci sono vari modi di esprimere un concetto una frase musicale o una semplice nota – ci racconta Gualerzi, – il nostro modo di farlo è quello di ricalcare quel periodo e di esporlo più autenticamente possibile.
Sappiamo bene che nel passato (cosa che oggi giorno non è più possibile vista la globalizzazione) le popolazioni che vivevano per tanto tempo in un’area di territorio circoscritta assumevano modi e usanze propri di quel territorio, vedi i dialetti.
Anche le influenze che arrivavano man mano dall’esterno venivano modellate e adattate agli strumenti che la gente aveva a disposizione. Venivano reinterpretate, a volte capovolte o dialettizzate; assumendo col tempo le caratteristiche proprie di quella popolazione. Quindi tutte le influenze di quel periodo che sopra ho citato, quelle più antiche vale a dire Viennesi, Francesi e Verdiane, musica classica o del periodo Romantico, da loro veniva interpretato Alla Loro Maniera”.
Grazie all’Officina del Battagliero il tempo si è fermato, o meglio è ritornato, potendo farci assaporare, suonate alla “nostra maniera”, cioè alla loro maniera, quella dei Pattacini.